INSEGNAMENTO

ANNO

  SEM

  CFU

Storia dell'Architettura 2 B (studenti M-Z)

Prof. Giovanni Menna

     2° 

      II 

                    8

 

 

bandiera inglesePICCOLA English

Obiettivi

Obiettivo del corso è delineare un quadro generale delle vicende, delle figure e delle esperienze più significative che hanno segnato lo sviluppo di una cultura del progetto moderno, in particolare nel XX secolo.  Il termine a quo è fissato alla metà dell’Ottocento quando emergono da un lato tecniche e materiali nuovi e dall’altro atteggiamenti che iniziano a misero apertamente in discussione la cultura accademica Beaux Arts, ponendosi così le condizioni  per un radicale ripensamento degli obiettivi, delle tecniche e dei linguaggi  dell’architettura nonché dello stesso ruolo dell’architetto nella società industriale di massa. Il termine ad quem è invece fissato al 2010 poiché, pur in assenza della necessaria “distanza” storica, pare opportuno offrire agli studenti alla fine di questo lungo viaggio nel Novecento anche l’occasione per riflettere sui processi in corso, attraverso una panoramica della produzione più significativa che non ignori, tuttavia, anche i limiti, le contraddizioni o le discrasie messe in luce dalla cultura architettonica contemporanea. A tal riguardo è prevista nella parte finale del corso un ciclo di seminari dedicati a una lettura critica di alcune figure o opere emerse negli ultimi decenni, opportunamente selezionate come esemplari casi-studio. Come scriveva Benedetto Gravagnuolo,  è “l’impossibilità stessa di una trasmissione dell’intero scibile della storia dell’architettura, nell’ambito di una sola annualità, a imporre una selezione motivata della trattazione privilegiando le tematiche atte a formare nella coscienza del discente un metodo di apprendimento, prima ancora che un bagaglio di conoscenze” Lo sguardo rivolto alle vicende oggetto del corso sarà tuttavia tagliato secondo precise angolazioni che privilegeranno aspetti ritenuti essenziali per collegare il fenomeno architettonico alla complessità del contesto culturale, sociale ed economico nel quale esso sempre si produce: dalla relazione, spesso strettissima, tra il lavoro degli architetti e quello degli artisti (dalle “avanguardie storiche” alle molteplici tendenze in atto) alla cultura del progetto moderno che è emersa nell’ambito del progetto degli interni o dell’oggetto d’uso, fino alla questione urbana, che permette di collocare le architetture narrate non solo nella realtà del contesto fisico e territoriale nel quale esse si inverano come oggetti di pietra, ma anche nel quadro sociale, con tutte le implicazioni di natura economica e, sovente, anche politica. 

 

Contenuti e Bibliografia
Dalla città-monumento alla città-servizio: la transizione sulla soglia del XIX secolo Le nuove tecniche della trasformazione urbana: la Parigi di Haussmann come esempio L’emulazione haussmanniana in Europa L’altro paradigma: il Ring di Vienna: da B. Gravagnuolo, La progettazione urbana in Europa   pp. 18-33
 
Il Plan Cerdà per Barcellona : la fondazione dell’urbanistica scientista Camillo Sitte e il richiamo all’arte urbana Le utopie urbane del XIX secolo La città-lineare e la città-giardino: da B. Gravagnuolo, La progettazione urbana in Europa   pp. 40-54
 
Le trasformazioni tecniche: l’ingegneria strutturale 1775-1939; Notizie da Nessun Luogo: Inghilterra 1836-1924; Adler e Sullivan: l’Auditorium e lo sviluppo in altezza 1886-1895; Frank Lloyd Wright e il mito della prateria 1890-1916; Il Razionalismo e l’influenza di Viollet-le-Duc, Horta, Guimard e Berlage 1880-1910; Charles Rennie Mackintosh e la Scuola di Glasgow 1896-1916; La “Primavera Sacra”: Wagner, Olbrich e Hoffmann 1886-1912; Antonio Sant’Elia e l’architettura futurista 1909-1914; Adolf Loos e la crisi della cultura 1896-1931; Henry van de Velde e l’astrazione dell’empatia 1895-1914: da K. Frampton, Storia dell’architettura moderna pp. 22-107 
 
La tradizione come principio di progresso Berlage e l’unità tra architettura e urbanistica; La Scuola di Amsterdam e il disegno dei nuovi quartieri; Dudok, Oud, Van Eesteren; Wagner e il tema della Groszstadt: da B. Gravagnuolo, La progettazione urbana in Europa   pp.  169-210
 
Tony Garnier e la “Cité Industrielle” 1899-1918 August Perret: l’evoluzione di un Razionalismo classico 1899-1925 Il Deutsche Wekbund 1895-1927 La “Catena di Vetro”: l’architettura espressionista in Europa 1910-1925 Il Bauhaus: l’evoluzione di un’idea 1919-1932 La Nuova Oggettività: Germania, Olanda, Svizzera 1923-1933 “De Stijl”: l’evoluzione e la dissoluzione del Neoplasticismo 1917-1931 Le Corbusier e l’Esprit Nouveau 1907-1931 Mies van der Rohe e l’espressione della realtà 1921-1933 La nuova collettività: arte e architettura nell’Unione Sovietica 1918-1932 Le Corbusier e la “Ville Radieuse” 1928-1946 Frank Lloyd Wright e la “Disappearing City” 1929-1963 Alvar Aalto e la tradizione nordica 1895-1957Giuseppe Terragni e l’architettura del Razionalismo italiano 1926-1943 da K. Frampton, Storia dell’architettura moderna pp. 108-246
 
Perret e la rifondazione di Le Havre da B. Gravagnuolo, La progettazione urbana in Europa   pp. 229-234
 
Le Corbusier e la monumentalizzazione dei linguaggi “spontanei” 1930-1960 Mies van der Rohe e la monumentalizzazione della tecnica 1933-1967 da K. Frampton, Storia dell’architettura moderna  pp. 264-281
 
Garnier e la teoria della zonizzazione Le prefigurazioni della metropoli del futuroLe Corbusier e Hilberseimer: variazioni sulla metropoli Il metodo e la costruzione dei quartieri razionalisti La “Weissenhofsiedlung” e la divulgazione internazionale della nuova visione dell’abitare La fondazione dei CIAM e l’avventura della città funzionale La griglia e lo stile dell’architettura internazionale Dalle unità di abitazione alle tentazioni macrostrutturali La parabola del funzionalismo e la crisi dei CIAM da B. Gravagnuolo, La progettazione urbana in Europa  pp. 268-346

 

Architettura in Europa 1945-2010. Orientamenti, tendenze, opere.  

Parte I  - Dalla ricostruzione alla crisi delle ideologie. 1945-1989

Parte II - molteplici linguaggi della contemporaneità. 1990-2010